Home > Blog > Incontro informativo con i lavoratori sul nuovo contratto di lavoro delle cooperative sociali

Eravamo in tanti all’incontro informativo sul nuovo contratto di lavoro delle cooperative sociali. Venerdì scorso 2 febbraio 2024 ci siamo collegati per illustrare e discutere le novità del rinnovo del contratto sottoscritto lo scorso 26 gennaio dai sindacati e dalle associazioni cooperative. Ha introdotto l’incontro il nostro presidente Giancarlo Rafele, che nel percorso di mediazione è stato anche membro della delegazione firmataria di Legacoosociali

È stato un percorso non facile. Per 17 mesi ho avuto l’onore e l’onere di essere tra i 13 rappresentanti di Legacoopsociali nazionale a rappresentare la nostra organizzazione in questa tavola di trattative. Da una parte le organizzazioni datoriali, dall’altra parte le organizzazioni sindacali a tutela dei lavoratori. Perché abbiamo deciso di rinnovare il contratto? Eppure era stato rinnovato solo 4 anni fa! Perché il costo della vita è aumentato. Ed è difficile far fronte alle spese correnti. E quindi era giusto e doveroso riconoscere non solo degli aumenti contrattuali, ma anche una serie di privilegi ai lavoratori di tutte le cooperative sociali che sottoscrivono questo contratto. Non è l’unico contratto che le cooperative sociali possono applicare. È quello maggiormente rappresentativo, quello più tutelante per i lavoratori. E noi dall’inizio. Da quando ci siamo costituiti 26 anni fa abbiamo deciso di applicarlo. Ce ne sono tanti altri più convenienti per le cooperative e meno per i lavoratori. Ma questo è quello che tutela meglio i lavoratori. Adesso inizierà insieme ai sindacati una trattativa con le pubbliche amministrazioni affinché anche loro dalla loro parte riconoscono dei prezzi più alti e più congrui ai servizi che noi offriamo. Noi abbiamo fatto la nostra parte. Ora sarà la pubblica amministrazione a fare la propria.

Con queste parole il nostro presidente ha iniziato l’incontro informativo “Il buon lavoro. Oltre il rinnovo del contratto di lavoro delle cooperative sociali”.

Siamo tra le prime cooperative sociali in Italia e lo dico con un certo orgoglio, a fare un momento di condivisione con i propri lavoratori. Lo riteniamo opportuno. Anzi lo riteniamo doveroso. Perchè il rinnovo contrattuale riguarda voi. Riguarda i lavoratori, le lavoratrici delle cooperative sociali.

Quali sono gli articoli che hanno modificato il contratto

Gli articoli (principali) che hanno modificato il contratto delle cooperative sociali sono sei, di cui cinque riguardano il potenziamento di alcuni istituti a tutela dei soci e dei lavoratori delle cooperative sociali:

  • articolo 47 Inquadramento del personale
  • articolo 57  Reperibilità con vincolo di permanenza nella struttura
  • articolo 63  Tutela della maternità
  • articolo 79-bis  Quattordicesima mensilità
  • articolo 87  Assistenza sanitaria integrativa

Un discorso a parte riguarda l’aumento dei compensi, cioè l’aumento contrattuale.

Gli articoli che hanno modificato il contratto di lavoro delle cooperative sociali e che noi applicavamo già: articoli 47 e 57

Le prime novità del rinnovo che abbiamo descritto sono quelle dell’inquadramento del personale (articolo 47) e della reperibilità con vincolo di permanenza nella struttura (articolo 57). Novità per il contratto, ma non per noi che li applicavamo già.

In particolare l’articolo 47 riguarda il personale educativo. Prevede che gli educatori dei servizi educativi per l’infanzia e gli educatori professionali socio pedagogici inquadrati al profilo D1 avranno diritto a un aumento di 41 euro al mese da gennaio 2025 e un ulteriore aumento di euro 41 da settembre 2025. Invece da gennaio 2026 tutti gli educatori inquadrati al livello D1 passeranno al livello D2.

Da noi da 26 anni tutti gli educatori sono inquadrati a livello D2. Ecco perchè il titolo dell’incontro “Oltre il nuovo contratto di lavoro”. Perchè noi lo abbiamo anticipato. Già da 26 anni inquadriamo gli educatori a livello D2. Quindi quest’articolo non vi riguarda, non riguarda la nostra cooperativa.

commenta il nostro presidente.

L’altro articolo che ha modificato il contratto e che noi abbiamo sempre applicato ai nostri lavoratori è l’articolo 57 e riguarda la “reperibilità con vincolo di permanenza nella struttura“. Cioè la cosiddetta “notte passiva“. Sino al 31 gennaio 2023 il vecchio contratto prevedeva che la notte trascorsa sul posto di lavoro (dalle ore 22 alle ore 6) non veniva conteggiata nel monte ore settimanale e che la notte in struttura veniva pagata con un forfettario. Gli operatori che lavorano in una struttura residenziale, come, ad esempio, una comunità per minori o per tossicodipendenti, lo sanno purtroppo molto bene. Nel nuovo contratto invece l’articolo 57 ha modificato la vecchia norma superando l’obbligo di residenza in struttura e introducendo la reperibilità, con il riconoscimento di una corresponsione economica.

Noi la notte passiva non l’abbiamo mai applicata. Intanto perché noi crediamo e lo sappiamo per certo. I nostri educatori non dormono durante la notte e se anche lo facessero sicuramente preferirebbero dormire a casa loro e non nella nostra struttura. Abbiamo sempre pagato tutte le ore notturne ai nostri educatori. Dalle ore 20 alle ore 8 del mattino. E con un’indennità di turno. In questo senso quindi gli articoli 47 e 57 non ci riguardano perchè noi applicavamo già questi benefit.

continua così il presidente Rafele sulle novità del contratto di lavoro.

Gli altri articoli che hanno modificato il contratto di lavoro: articoli 63, 79-bis e art. 87

Le altre novità principali introdotte nel nuovo contratto riguardano la tutela della maternità (articolo 63), la quattordicesima mensilità (articolo 79-bis), l’assistenza sanitaria integrativa (articolo 87).

Tutela della maternità. Nel vecchio contratto nei cinque mesi di maternità obbligatoria l’INPS riconosceva alle donne l’80% della normale retribuzione, della busta paga. Col nuovo contratto invece le cooperative sociali sono obbligate dal primo gennaio 2024 ad aggiungere alla retribuzione il 20% che l’INPS non riconosce. Quindi ad una lavoratrice in maternità spetterà la busta paga completa: l’80% sarà messa dall’INPS, il restante 20% sarà messo dalla cooperativa. Per far sì che anche le donne in maternità possono godere della busta paga completa. Un ottimo riconoscimento per le donne che si trovano in maternità.

Quattordicesima mensilità. Un altro articolo che ha modificato il contratto di lavoro è l’articolo 79-bis che introduce per la prima volta la quattordicesima mensilità stabilendo che a partire dal primo gennaio 2025 i lavoratori matureranno la quattordicesima mensilità. Si pagheranno a giugno di ogni anno per un importo pari a una metà della retribuzione mensile.

Assistenza sanitaria integrativa. L’altro articolo che viene modificato è l’art. 87 e riguarda solo i lavoratori a tempo indeterminato. Per loro è prevista la c.d. assistenza sanitaria integrativa.

Fino al 31 dicembre 2024 ci sarà un’integrazione mensile di 5 euro. Noi ad esempio la versiamo alla Mutua Cesare Pozzo, cioè la Mutua che abbiamo scelto per l’assistenza sanitaria integrativa. A partire dal primo gennaio 2025 questo contributo di 5 euro, pari a euro 60 l’anno, diventeranno euro 120. La Mutua serve a garantire ai lavoratori una serie di prestazioni sanitarie che possono essere gratuite, parzialmente gratuite a seconda che siano svolte presso centri convenzionati oppure no. E anche questo è un benefit di cui godranno i nostri lavoratori.

spiega il presidente Rafele.

Aumento contrattuale al livello C1

Un discorso a parte è l’aumento contrattuale. Il nuovo contratto approvato venerdì 26 gennaio 2024 aumenta infatti i tabellari, cioè gli stipendi. E prevede un aumento contrattuale al livello C1 di euro 120. Ovviamente gli aumenti sono riparametrati secondo i livelli contrattuali e sono riconosciuti in tre diversi momenti: 60 euro con la mensilità di febbraio 2024, 30 euro con la mensilità di ottobre 2024, 30 euro con la mensilità di ottobre 2025.

Ecco la tabella secondo la quale dal mese di febbraio 2024 ci sarà un aumento. La terza colonna in nero è quella del minimo contrattuale ancora in vigore. Al primo febbraio 2024 ci sarà un aumento di euro 60 al livello C1. Man mano che aumenta il livello ci sarà l’aumento contrattuale.

Queste sono quindi le principali novità di un rinnovo contrattuale importante, secondo il quale il lavoro sociale deve essere riconosciuto per il suo valore. Conclude così il nostro presidente Giancarlo Rafele

Un contratto che continuiamo ad applicare, semplicemente perchè lo riteniamo giusto. Perchè riconosciamo il lavoro che fate ogni giorno. Ognuno con le proprie mansioni. Ognuno con la propria dignità. Chi nelle strutture tutelari, chi in giro nelle case dei pazienti, di persone che hanno bisogno di noi. Fate un lavoro per il quale non smetterò mai di ringraziarvi. Un lavoro che non si fa per lo stipendio. Ma lo si fa perchè si crede. Per rendere questa società una società migliore. Grazie.

Qui l’accordo del contratto di lavoro delle cooperative sociali per come è stato rinnovato.