Home > Blog > Il nuovo contratto non intaccherà la nostra stabilità

Buona notizia! Ieri 26 gennaio 2024 è stato sottoscritto il nuovo contratto di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative sociali. Un risultato importante. Frutto di un lavoro di concertazione durato diciassette mesi.

Un percorso affatto facile di mediazione con le organizzazioni sindacali e le organizzazioni di rappresentanza di cui ha fatto parte anche il nostro presidente Giancarlo Rafele.

Anche per noi sarà un impatto abbastanza significativo dal punto di vista economico. Ma che non intaccherà la stabilità della nostra cooperativa. Il nuovo contratto prevede alcune novità che abbiamo sempre garantito ai nostri lavoratori: inquadramento degli educatori dei servizi educativi 06 al livello D2, riconoscimento di “tutte” le ore notturne. Non abbiamo mai applicato la cosiddetta notte passiva, ad esempio. Applicazione quota di assistenza sanitaria integrativa, misure di welfare aziendale.

dice con un certo orgoglio. E noi con lui!

Un contratto non semplice da stipulare, né tantomeno da applicare. Soprattutto in assenza di una revisione dei prezzi dei contratti da parte della Pubblica Amministrazione. Ma il nuovo contratto di lavoro delle cooperative sociali è un giusto riconoscimento per le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno s’impegnano a garantire il benessere e la qualità della vita delle persone più vulnerabili. Svolgono un ruolo determinante per il welfare socio-assistenziale e sanitario del nostro Paese. Un riconoscimento economico che garantisce retribuzioni proporzionate e sufficienti ad assicurare autonomia e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori.

Le novità del rinnovo del nuovo contratto di lavoro

Le novità del nuovo contratto di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative sociali sono: la previsione di un aumento di 120 euro mensili al livello C1, da riparametrare per gli altri livelli contrattuali, l’introduzione della quattordicesima mensilità nella misura del 50% pari a un rateo mensile di euro 64,40. E l’innalzamento dell’importo per la sanità integrativa che raggiunge i 120 euro annui. Per valorizzare le socie e le lavoratrici viene estesa al 100% l’integrazione economica della maternità.

Adesso inizia la sfida più grande. Cioè quella di far assumere ai committenti pubblici la corresponsabilità di tale scelta coraggiosa e di grande responsabilità.

continua il nostro presidente Rafele.

Ancora una volta la nostra Organizzazione Legacoopsociali ha messo al centro esclusivamente i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative sociali. E ne siamo fieri.