Lunedì mattina 27 febbraio abbiamo partecipato alla presentazione del Glossario Fragile nell’aula multimediale dell’Università Sapienza di Roma. Una raccolta di parole che abbiamo contribuito a realizzare col Gruppo Comunicazione di Legacoopsociali, di cui facciamo parte, per una comunicazione pù attenta e rispettosa delle persone più fragili.
È stato realizzato con il contributo e la supervisione di docenti e ricercatori di tre università italiane e del Cnrr-Irpps: Andrea Volterrani, professore Associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università Roma Tor Vergata, Gaia Peruzzi, professoressa associata di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale all’Università Sapienza di Roma, Elisabetta Gola, professoressa di Filosofia e teorie dei linguaggi nel Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università di Cagliari, Raffaele Lombardi, ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale Sapienza Università di Roma e Maria Cristina Antonucci, ricercatrice in Scienze Sociali del CNR – IRPPS.
Un glossario in cui abbiamo spiegato, raccontato la ‘nostra’ parola, quella usata dai media e dalla società civile, proposto di usare quella secondo noi più rispettosa nei confronti dei bambini e ragazzi di cui ci prendiamo cura nel nostro Centro La Casa di Nilla.
Un lavoro collettivo di cui siamo orgogliosi. Perchè anche il modo in cui usiamo le parole dice di come ci prendiamo cura delle persone.
Che cos’è il Glossario fragile
Una raccolta di 18 parole (in progress) per raccontare delle persone con fragilità. Le abbiamo individuate insieme agli altri cooperatori di Legacoopsociali, provato a riscriverle e risignificarle per invitare i media, le istituzioni, le università, le scuole, gli operatori sociali a riflettere sul loro uso, maneggiarle con cura.
Nel Glossario “bambino e ragazzo” è la parola che abbiamo spiegato e raccontato, che proponiamo di usare al posto di “minore”. Puoi leggerla qui a pagina 13
Oggi più che mai è importante fare attenzione alle parole, indispensabile essere esempi concreti di inclusione e rispetto delle persone di cui ci prendiamo cura.
La realizzazione del Glossario ci chiede grande responsabilità e impegno nel rispetto dei valori della cooperazione sociale. E di questo ne siamo orgogliosi.